Racconto di Loredana Lelli

(Prima pubblicazione – 13 marzo 2020)

 

Sarò breve in questo mio racconto…

Pensavo che un giovane avesse meno strumenti a sua disposizione per “fronteggiare” una situazione così surreale come quella che stiamo vivendo in questi giorni. L’esperienza si sa ti da una marcia in più, la giovinezza al contrario si mostra più fragile e insicura…

Con occhio critico osservavo quell’orda di giovani che noncuranti dei pericoli e delle raccomandazioni facevano la fila per entrare nei pub, nelle discoteche. Tra loro c’era anche lei, Aurora, la figlia ventenne di mio fratello, quindi mia nipote, colei che mai e poi mai avrebbe rinunciato ad un aperitivo con gli amici, quella che “restiamo in casa” suonava come una condanna all’ergastolo.

Questo pensavo fino all’altro giorno, fino all’arrivo di un suo messaggio:

«Zia»

«Aurò, dove sei a fare danno? Scommetto che sei fuori… non dirmi che stasera andate a ballare…»

«No zia, non ci possiamo andare più. Non hai sentito che hanno chiuso tutto? Sono da un’amica, stiamo facendo dei giochi di società e così passiamo il tempo ma in casa sua».

«Bene», mi sono detta. Almeno li è al sicuro.

I giorni passano e gli incontri “clandestini” dalle amiche continuano ma via via si evolvono, prendono una piega più fruttuosa: «Zia ne approfitto per studiarmi i quiz, lo sai, vorrei riprovarci a passare il test per entrare in aeronautica».

Tra un quiz e l’altro leggono ricette, provano a fare dolci, a volte con risultati più che soddisfacenti.

Fino ad oggi, 11 marzo 2020, giorno in cui si supera, si superano:

«Zia oggi io e Ivonne abbiamo fatto gli gnocchi, al sugo, li abbiamo fatti con le nostre mani e sembrano buonissimi. Ora ti mando una foto poi se vuoi li rifaremo insieme, ve li farò per tutti».

Gli gnocchi è una di quelle cose che non sono mai riuscita a fare eppure ci vado ghiotta. All’inizio rimango scettica, chissà che intruglio avranno imbastito… ma poi arriva la foto e niente… perfetti, sembrano quelli che faceva mia madre e il sugo, pare di sentirne il profumo.

Ecco l’antidoto, mi sono detta, mentre i media annunciano una Pandemia globale ma non riescono a spaventarmi, sto ancora pensando al miracolo degli gnocchi.