Racconto di Enrico Strappetti

(Quinta pubblicazione)

 

Via del Corso. Un autobus avanza a strattoni, poi si ferma, intrappolato nel traffico natalizio. Un vigile si assicura che sulle strisce pedonali non venga falciato nessuno. Gli addobbi sistemati tra le due ali dei palazzi sparano luci giallo verdi intermittenti. Un uomo, il solo che ha timbrato il biglietto, si è seduto di fronte a una donna minuta, con gli occhiali tondi, che legge un libro. Dai sedili davanti, gli arriva il brusio di un gruppetto di turiste spagnole. Fissa davanti a sé un punto indefinito, poi passa una mano sul vetro appannato, lasciando una stella cometa di visuale. Oltre il marciapiede, dentro una profumeria, vede una commessa bionda in divisa blu che sta passando un fiocco su una confezione regalo. La cliente che aspetta, tiene per mano una bambina. Sulla strada, una vecchia inciampa in una buca mal rattoppata e gesticola. Sembra quasi di sentirla inveire contro il Comune. Un vecchio segaligno, capelli grigio cenere, intabarrato in un cappotto frusto, si ferma davanti a un venditore di caldarroste. Ha gli occhi azzurri, penetranti come spilli, lo sguardo torvo alla Scrooge. Non chiede una castagna, la pretende, e il ragazzo scuro, arrivato da chissà dove, non può che capitolare. Una sfilza di auto blu sfreccia a sirene spiegate. Un venditore abusivo alza le tende. Un rider in bicicletta guizza veloce tra la folla. Il mezzo riparte. La donna minuta dà un colpo di tosse, poi riprende la lettura. L’uomo ritorna a fissare il vuoto.