Favola di Lorena Failla

Illustrazioni di BDB

 

Nella meravigliosa città delle lucciole, illuminata solo dal loro magico bagliore, viveva una famiglia fuori dal comune.

Papà Lucio infatti era una lucciola seria e rigorosa, con una visione molto rigida della vita.

Era convinto infatti che il successo arrivi solo grazie alla disciplina;

per questo in famiglia emanava una luce fredda, anche se necessaria.

Mamma Luminia, invece, emanava una luce calda e rassicurante, con la quale illuminava soprattutto i momenti bui e difficili della famiglia; era l’opposto di Lucio e così portava l’equilibrio…

Poi c’era la loro piccola figlia Lucilla, il centro delle attenzioni di Lucio e Luminia, che sognava di diventare una lucciola splendente come nessun’altra.

-Papà, Mamma, ce la farò mai a diventare la lucciola più splendente di tutte? -, chiedeva in continuazione.
-Solo se ti impegnerai con metodo e disciplina diventerai la lucciola più splendente-, le rispondeva Lucio, -e farai brillare la tua luce più di tutte le altre.

Lucilla non si fece spaventare da queste parole ed accettò la sfida; era molto determinata, cercava di impegnarsi e di non deludere le aspettative del Papà.

Ogni notte la dedicava a migliorarsi, per arrivare a brillare più delle lucciole anziane.

Lentamente, notte dopo notte, il suo bagliore diventava più luminoso: era il simbolo del suo grande impegno e della sua volontà.

Finché poi Lucilla divenne una delle lucciole più splendenti della città, suscitando l’ammirazione delle altre lucciole e soprattutto di Papà Lucio,
che vedeva in lei e nella bellezza della sua luce la forza del sacrificio e dell’impegno.

Perché ognuno di noi può migliorarsi con il tempo, la pazienza e la determinazione per arrivare a far brillare la propria luce interiore.

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