Racconto di Maria Francesca Cantacessi

(Nona pubblicazione)

 

Arriva il giorno in cui riscopri, quasi per caso, una parete nascosta gelosamente, nel ripostiglio di casa. Quella parete che non hai mai voluto che nessuno la ridipingesse e adesso è lì come un libro aperto. Sul muro bianco sono segnate con una penna indelebile, una serie di numeri speciali che hanno scandito la tua vita. Ti ritrovi, così, a fare i conti con il tempo passato in una casa ormai vuota e silenziosa.
Sul quel muro ci sono date importanti, con cifre altrettanto importanti.
Sono i centimetri con cui segnavi l’altezza dei ragazzi. Date che corrispondono all’età di quando avevano, appena, cominciato a camminare, a quelle in cui avevano cominciato la scuola materna fino al liceo.
Accanto ai centimetri e passato di poco il metro, ci sono date di compleanno e poi più su, al punto massimo della mia altezza ho trovato un appunto: “Oggi compito in classe di latino” cm 178. Proprio questo è stato l’ultimo appunto!
Sono qui tutte le cifre importanti, una dopo l’altra che scalano il muro.
Il riassunto dei nostri giorni, delle gioie, dei dolori, dei pianti per i mal d’orecchio, dei giorni di grande delusione per la perdita di amicizie che credevamo sincere ed è la vita che scorre, attraverso date e misure!
Tirare le somme è difficile, è come vedere un film già visto e che non ti stanchi mai di riguardare.
Ogni fase della vita necessita di un motivo per essere vissuta. Per poter passare allo step successivo bisogna superare l’ostacolo della nostalgia: la sensazione che il tempo trascorso ti abbia portato via la parte più bella della vita con la promessa di continuare con più leggerezza.
Il bimbo che stringevo a me, al di sotto di un metro adesso è un uomo con la barba che mi rende orgogliosa per il suo percorso di studi e la sua grande sensibilità e rispetto per le cose belle della Vita. La bimba che accompagnavo a scuola di danza adesso è una donna forte e coraggiosa, capace di donare agli altri quello che anni di studio e sacrificio per la danza le hanno insegnato: la consapevolezza dei propri limiti e la forza e il coraggio di migliorarsi sempre di più.
È arrivato il tempo di passare oltre, una fase nuova si apre nella mia vita. Bisogna avere il coraggio di ridipingere questa parete e di scrivere un’altra pagina della propria esistenza. È difficile, si sa ma è la stessa Vita a richiedere il sacrificio per la propria sopravvivenza!