Racconto di Platone

 

 

Socrate – Ti sembra che sapere e credere, ossia ‘scienza’ e ‘opinione’, siano la stessa cosa?

Gorgia – No; direi che son cose distinte.

Socrate – E diresti bene. Infatti, se uno ti domandasse: ‘Gorgia v’è una opinione falsa e una vera?’ tu risponderesti di si credo.

Gorgia – Di si, certo.

Socrate – Ma la scienza può essere falsa e vera?

Gorgia – Assolutamente no.

Socrate – È proprio vero, quindi, che scienza e opinione non sono la stessa cosa.

Gorgia – Infatti.

Socrate – Eppure vi ha persuasione sia in quelli che hanno scienza che in quelli che hanno solo opinione.

Gorgia – Lo credo bene.

Socrate – Dobbiamo stabilire, pertanto, due specie di persuasione: quella che produce opinione senza il sapere, l’altra che produce scienza.

Gorgia – Hai ben ragione.

Socrate – E allora dimmi, o Gorgia, quale delle due persuasioni produce nei tribunali e nelle altre adunanze la retorica intorno al giusto e all’ingiusto? Quella, cioè, da cui deriva opinione senza sapere, oppure l’altra da cui deriva il sapere?

Gorgia – Evidentemente quella da cui deriva opinione senza sapere.

Socrate – Dunque la retorica, a quanto pare, è produttrice di quella persuasione che induce all’opinione senza il sapere, e non alla scienza del giusto e dell’ingiusto.

Gorgia – Così è.

Socrate – Di conseguenza il retore non insegna nei tribunali e nelle altre adunanze nulla intorno al giusto e all’ingiusto, ma suscita soltanto una semplice credenza. Ed infatti, come potrebbe in così breve tempo insegnare ad una moltitudine di gente cose di così grande importanza?

Gorgia – Sarebbe effettivamente impossibile.