Poesia di Giusy Agrosì

(5 dicembre 2020)

 

 

Fra queste quattro mura
fatte di divieti
di gesti sempre uguali
unti di misture alcoliche
e di sorrisi celati
da drappi di carta e stoffa
corriamo come criceti nella ruota
processati per strani esperimenti

E tratteniamo il fiato
per contingentare gli ultimi pensieri
di libertà negata
mentre l’orizzonte s’allontana
di soppiatto
per non spaventarci oltre

E farfugliamo ancora
poche parole
a consolare ciò che resta
di una normalità rimpianta
come il primo amore

Nostalgia del Tempo perduto
in sacrifici incomprensibili
regalando miele
a giorni lontani
scivolati come pioggia sopra i tetti.