(Pubblicato il 2 maggio 2020)

 

(Poeticon leggìo di Annarita campagnolo – Emily Dickinson)

Perché “la poesia della Dickinson, pur se sviluppata in un periodo storico in cui la donna non aveva molta “libertà” d’espressione, se non in ambiti selezionati, è una voce potente e moderna. Un’esplosione della vita interiore protesa verso il mondo. Quasi un ossimoro, vista la scelta di vita da reclusa. Ciò dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la libertà è un concetto molto personale e relativo.”

 

 

Non sapendo quando l’alba possa venire

lascio aperta ogni porta,

che abbia ali come un uccello

oppure onde, come la spiaggia.

Portare la nostra parte di notte,

la nostra parte di aurora,

riempire il nostro spazio di felicità,

il nostro spazio di dolore.

Qui una stella, e là una stella,

alcuni si perdono.

Qui una nebbia, e là una nebbia,

infine, il giorno.