Poesia di Claudia Piccinno

(17 aprile 2021)

 



Certo non sapevi d’essere
nel codice alfanumerico
di ogni mio accesso.
Date, ricorrenze, memorie
difficili da decifrare.
Come anonimo è il volto
dietro uno schermo.
Pacato il luccichio
dello sguardo.
Spento il mio sorriso
di circostanza.
Ricevo ogni giorno
lettere d’amore
poesie che ingrossano
il libro degli adulatori.
Le leggo senza stupore,
le catalogo in un protocollo
che assomiglia a un rettilario.
Mi predispongo al silenzio.
La mia mente cerca la frescura
di una notte agostana e sa che
tutto il resto è rumore.