Poesia di Zairo Ferrante
L’ Angelo scese
all’incrocio di vita
semaforo rosso
un disoccupato
lo scorse di lato
piedi inciampavano
gli uni sugli altri
drin drin
suonavano le campane
strik strik
scorrevano i cartellini
sbuf sbuf
fumavano i beggiatori.
La falce non tagliava
i martelli non battevano
il nuovo quarto stato
a stento camminava
colpi di mercato
scandivano le ore.
Qualche bitcoin
sfuggiva dalle tasche
un Guru della rete
a denti stretti
leccava il baffo ricco
quattro bimbi
un mucchio d’ossa
felici li raccattavano
ignari di una fame non sfamata.
Salutò l’Angelo della vita
risucchiato dai megabyte
in un iphone arrugginito.
Scrivi un commento