Poesia di Rossella Focaccio

 

 

Stiletto che si insinua

Nella breccia della credulità

Laccio scuro posato sul sentiero

Di un cammino conosciuto

 

Parole che raccontano la favola

Della verità inventata e falsa

Sguardi sorridenti e densi

Come il miele troppo troppo dolci

 

Eppure avrei dovuto capire

Vedere, sentire accorgermi

Di ciò che ora appare trasparente

Mille segni che non ho colto

 

Il più grande inganno

Lo facciamo a noi stessi

Perché come bambini vogliamo

Fidarci e vivere nel mondo bello

 

La malizia è dei coraggiosi

Che pur temendo sempre il peggio

Vivono ogni giorno con la mente

Sguainata come lama tagliente

 

Ma io che m’incanto ancora

Al volo delle rondini felici

Compiango chi tradisce

Perché non sa quanto si ferisce