Poesia di Izet Sarajlic

 

Quanto amore

un calzolaio d’anteguerra

alla periferia di Leopoli

ha impiegato lavorando questi sandali

perché calzandoli

un bambino

corresse nel suo maggio.

Ed ecco,

adesso questi sandali

sono esposti nel museo di Auschwitz.

Uno potrebbe quasi

sentirsi colpevole.

Un uomo

arrivato alle scarpe numero 43.

E il quale,

nel 1941

anche lui

correva in identici sandali da bimbo.