Poesia di Marcello Comitini

(27 febbraio 2021)

 

 

L’albero contorto e ai suoi piedi

una panchina vuota. E io solo.

Ho portato con me una tela

e tanti vecchi ricordi.

Mescolo i loro colori

al grigio pastoso dell’inverno

al cinereo del cielo, al rosso

delle foglie al suolo.

Dipingo l’albero,

il tronco piegato, la panchina

le foglie. Mi guardo intorno.

Ma ora cosa accade? I colori

sbiadiscono, i ricordi un grumo

ispessito sulla tela.

Raschio via tutto. Riprovo. I pennelli

sono lame che graffiano, fanno della tela

un cielo vuoto. Sorrido

a tanta solitudine

come a un triste sogno.