Poesia di Marco Corvaia
(6 febbraio 2021)
Mi consola la vendemmia
nei canti anarchici dei contadini
cui confidare ciò che mi rosicchia
mi consola la cacca delle capre
a pallini neri come chicchi di caffè
che mi fanno ridere anche solo
e sono balsamici certi ricordi
che dissolvono ogni lamento
mi conforta il cane
nel ritorno a casa dopo le esplorazioni
premiando la mia fiducia pelosa
mi conforta un fantasma gentile
che mi tende sempre la mano
ma va stretta forte perché se ne accorga
mi consola la letteratura
che si accumula sul comodino
come affetto da ricambiare
mi consola ballare lo ska
dinamica allegria musicale
con il suono degli accenti sul levare
ed è un sollievo di cotone
non badare alla crudeltà per un po’
mi conforta la sera
che rinfresca tutto quanto
persino i miei testi nostalgici
mi conforta un ponte
con il fiume sotto che si muove
carezzato dai riflessi dei lampioni.
Bella poesia!