Racconto di Gianluigi Vanni Bettega

(Quinta pubblicazione – 12 maggio 2019)

 

Era il 1966, in quell’anno ho lavorato presso il distributore Agip di Mandello.

Il distributore era gestito da Duilio Agostini, ex pilota della Moto Guzzi con all’attivo una vittoria alla Milano Taranto e un bel nono posto al TT oltre a moltissime gare.

Oltre al distributore funzionava il bar, l’autolavaggio, la concessionaria Guzzi e l’officina di riparazione sottostante, dove lavorava Mir, lo zio di Fabrizio.

Le pareti dell’officina erano in parte tappezzate di ritagli di giornale e foto dell’epoca corsaiola della Guzzi, c’erano foto e articoli riferiti ad Anderson, Bill Lomas, Leoni, Duilio Agostini ecc.

Quando scendevo in officina leggevo con molto interesse tutti questi articoli

Mi piaceva lavorare lì, arrivavano i collaudatori della Moto Guzzi a chiedere un parere a Duilio su nuovi modelli e prototipi, vedevo anche i nuovi modelli di auto come le primissime 124, le prime Lancia Fulvia coupé e anche le primissime Giulia 1300.

Duilio per il suo mestiere di pilota, era stato anche in Australia. Lì conobbe quella che poi sarebbe diventata la signora Margot, sua moglie.

Un giorno arrivò sul piazzale un camper con una roulotte a rimorchio. Aveva come emblema un canguro, era condotto da un pilota emergente australiano che si chiamava Kel Carruthers. Parcheggiava il suo treno dove adesso c’è il lavaggio automatico e per qualche settimana fu ospite di Duilio e signora.

Un giorno aprì lo sportello della roulotte ed estrasse 2 moto, una Yamaha 350 2 cilindri 2t e una Norton Manx 500.

Voleva fare il pieno su entrambe le moto, perché doveva andare ad effettuare prove, immagino a Monza.

Per la Yamaha aveva con sé l’olio e provvide a far miscela con la super, quando aprii il tappo della Norton e mi accingevo a versare anche lì la super, mi fermò e volle immettere benzina normale.

Mi sembrò molto strano che si mettesse della normale in una moto da corsa, comunque obbedii, però pensai: “non credo che questo pilota possa andare molto lontano se alimenta a normale una moto da corsa!!!”.

Buon per me che lo pensai solamente, perché 3 anni dopo ritrovai il nome di Carruthers su Motociclismo, in qualità di Campione del Mondo nella classe 250 cc , con la Benelli. Da allora ho imparato ad andare molto cauto nel fare giudizi!

Carruthers si trasferì successivamente in America, finita la carriera agonistica fu talent scout di Kenny Roberts.