Racconto di Paola Giovannelli

(Seconda pubblicazione – 16 ottobre 2020)

 

 

Seduta sulla spiaggia rimasta deserta mentre i bagnini incappucciavano gli ombrelloni, scriveva sulla sabbia con un legnetto raccolto sul bagnasciuga.

La pelle abbronzata era coperta da un costume di cotone giallo, gli occhi abbassati seguivano la curva del corpo racchiuso tra le spalle per nascondersi e proteggersi dal mondo che iniziava a camminare da sola.

Un’ombra si fermò di fronte alle lettere che il legnetto aveva solcato.

“Mi tieni l’orologio che vorrei fare un bagno e non so a chi lasciarlo?”

Alzò lo sguardo, due occhi scuri incrociarono i suoi occhi azzurri; senza   rispondere prese l’orologio tra le mani e sentì il metallo ancora caldo del polso di chi l’aveva indossato.

Guardò la figura allontanarsi pensando che sarebbe tornato a riprendersi l’orologio che avrebbe ritrasmesso il calore delle sue mani.

Un incontro di calori umani.

Rigirava l’orologio tra le mani e guardava verso il mare quel ragazzo che nuotava a dorso, fino ad oltre gli scogli e che con un guizzo nell’acqua cambiava la sua   direzione verso la riva.

Uscì dall’acqua sgocciolando e ansimando e dirigendosi verso il suo orologio.

” Grazie mille ”

Disse in un accento di chissà quale città che lei sicuramente non aveva mai visitato.

” Ci si vede in spiaggia! Io mi chiamo Franco e tu?”

Accadde quel giorno di agosto che due calori umani s’incontrarono attraverso il metallo di un orologio.

Accadde quel giorno che due destini s’incrociarono.