Racconto di Angela Moscarelli
(Seconda pubblicazione – 3 luglio 2020)
Anche quel giorno la libreria era affollata di persone alla ricerca dei propri sogni nascosti tra gli scaffali. Ognuno sperava di trovare il proprio tra le pagine di un libro aperto per caso o cercato per tanto tempo ed ora trovato. Il loro era un sogno appena nato. Le loro mani si sfioravano, timide e bugiarde. Ogni libro era il pretesto per avvicinare i loro corpi e respirare l’odore dell’altro, sentirne il calore, il timore. Sfogliavano le pagine con lentezza, fingevano di leggerne il contenuto con attenzione. Sapevano entrambi che era solo un modo per stare vicini ma quel gioco di finta, reciproca, inconsapevolezza, era un sottile piacere a cui non volevano rinunciare. Si aggiravano per la libreria come sospesi su una nuvola. Sentivano i loro corpi fremere. Un breve distacco e poi l’esigenza di ritornare accanto. Se qualcuno avesse prestato attenzione ai loro occhi, vi avrebbe visto dentro un lampo di felicità. Ma la maggior parte delle persone non bada ai dettagli nascosti. Non sa decifrare il linguaggio dei corpi. O, più verosimilmente, non gli interessa. La gente è distratta dalle parole. Solo quelle sembrano avere importanza. Ed è per questo che erano là, in fondo. Per respirare amore attraverso le pagine di un libro e non per leggerlo negli occhi di due estranei. Ma i libri ancora non scritti sono ben più attenti della maggior parte delle persone e sanno intrappolare dentro di sé i respiri e i sogni di amanti felici. Per questo, adesso, quel loro sogno è da qualche parte, nascosto tra le pagine di un libro che un giorno qualcuno aprirà, liberando quel sogno già da altri sognato.
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