Poesia Di Lori Marchesin

 

Da qui dove sediamo
la distanza non esiste – un seme d’argento
cade da una cattedrale di nubi

raggiunge la foresta dove, anello dopo anello, cresce
ingrossa e poi divora se stesso, si sbriciola
all’interno verso la sua essenza

che lentamente si frattura per l’incunearsi
di insetti, pioggia, insulti, decadenza
finché nulla rimane e dove il seme-albero affondò

e mise radici c’è solo un mucchietto di schegge
grosse come dita la cui grana è ancora visibile
nella luce ramata delle nostre dita illuminate

dalla griglia dove arrostiamo un pollo smembrato
pronti a divorarci l’un l’altro con uno sciame
di parole che mordono più delle zanzare.

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