Poesia di Francesca Coppola

 

mi riavvolgi se ti precedo ecco la necessità di tatuarmi

la forza sulla pelle, se fossi stata più normale o più profana

donna di casa, in carriera, se fossi stata più intransigente

o meno compassionevole, più cane vicino all’oggetto

 

se mi fossi seduta, scegliendo di fatto quella panchina

accanto all’ordinario, magari decisa, sì, meno io

più la precisione di Paolo, per la presunzione di Antonia

diviso il coraggio di Lorenzo, forse ti sarei rimasta affianco,

a terra come calvario pronto a farsi storia rielaborata dai fedeli

 

ma sono Maddalena più Giovanna con un po’di Elisabetta.

Troppo da definire nell’ammucchiata dei ritorni.

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