I PASSI

 

 

Nati dal mio silenzio,

posati santamente,

lentamente, i tuoi passi

procedono al mio letto

di veglia muti e gelidi.

 

Persona pura, ombra

divina, come dolci

i passi che trattieni.

O iddii, quali indovino

i doni che mi attendono

sopra quei piedi nudi!

 

Se da protese labbra,

per’ acquietarlo, all’ospite

dei miei sogni prepari

d’un bacio il nutrimento,

non affrettarlo il gesto

tenero, dolcezza

di essere e non essere:

 

io vissi dell’attesa

di te, il mio lento cuore

non era che i tuoi passi.