Racconto di Pier Franco Luigi Fraboni

(Terza pubblicazione)

 

<<Avrebbero dovuto aprire un’altra cassa, la soddisfazione del cliente viene prima di tutto, lo si legge su ogni libro di marketing>.>

<< Luca, ma quanto sei esagerato, vai a sapere che problemi avranno e poi comunque ormai siamo arrivati, la signora ha appena caricato l’ultimo pezzo.>>

Il nastro trasportatore ricorda un po’ la livella di Totò, lui scorre imperterrito e non fa differenza tra ricco o povero. Si arresta solo per accontentare l’avarizia di qualche avventore e subito dopo riparte come il tassametro di un tassista.

La malcapitata aveva fatto male i conti, del resto, chi vive di opinioni e dissensi non può avere la matematica nel sangue. Il viso della giovane donna trasudava vergogna, mentre balbettando prendeva tempo in cerca dell’elemento da riporre.

<< Marco non ha senso quello che dici, in un supermercato tutto è studiato per ottimizzare il profitto, persino il percorso e la grandezza dei carelli, non deve esistere una attesa così lunga alle casse.>>

Finiva indicando l’orologio da parete logorato.

<< Vedi questa donna alla cassa? A quanto pare non ha sufficienti soldi e sta decidendo cosa riporre, questo una commessa non lo può prevedere e così sia crea la fila.>>

<< Cioè tu mi vorresti far credere che la fila si accumuli per eccesso di fiducia? Comunque sia non può essere che le manchino i soldi deve essersi dimenticata la carta di credito magari.>>

<<Come fai a saperlo?>>

Con aria saccente, come se non stesse aspettando altro, Marco riprese: <<Come puoi notare ha ordinato i surgelati tutti insieme per non disperdere la catena del freddo, inoltre ha tenuto in debita distanza i prodotti che possono essere soggetti a contaminazioni. È una persona che ha sicuramente studiato ed è avvezza nel fare la spesa, il suo status sociale sicuramente non è basso.>>

<<Forse hai ragione o forse no. Ad ogni modo voglio aiutarla, avrei potuto esserci io al suo posto.>>

<< Non è così che si responsabilizza un adulto.>>

<< No, così si è solo semplicemente più umani…>>