Racconto di Giuseppe Fabrizio Ernesto Coco

(prima pubblicazione – 26 ottobre 2020)

 

 

 

«Seguitemi. Abbiamo dovuto spostare le altre ospiti e lasciarla sola. È qui. Entri.»

«Mamma che fai?»

«‘Sti buttani, mi misero in gabbia…maliditti

«Ma che dici? Non urlare, per favore. Nessuno ti vuole fare male.»

«A casa mia voglio tornare. Dove mi avete portato? A mezzo a ‘ste troie!»

«Guardi che se non si calma, la dobbiamo mandare via. Ci agita tutte le nostre ospiti.»

«Certo suora, ora provo a calmarla. Per piacere, ci può lasciare soli?»

«Certamente. Signora Giovanna ci vediamo dopo.»

«Levati da davanti agli occhi, fitusa

La religiosa lesta esce e chiude la porta.

«Mamma! Ma che ti hanno fatto le suore?»

«Niente! Ma qui non ci voglio stare. Una casa ce l’ho e ci voglio tornare. Perché debbo rimanere qui?»

«Ne avevamo già discusso: al momento a casa non puoi rientrare. E smettila di battere la mano su quella sponda metallica.»

«Non mi interessa di quello che hai deciso, tu sei mio figlio, se ho bisogno, mi devi servire. La testa ancora ce l’ho a posto e ho pure una casa!»

«La solita testarda. Ti rendi conto in che condizioni sei? Come faresti a vivere da sola in casa.»

«Ce la posso fare.»

«Davvero? Bene, adesso tolgo questa sponda: prima ti metti seduta e poi mi fai vedere come cammini.»

Il figlio abbassa la sponda e con la mano le fa segno di mettere le gambe fuori dal letto.

«Mhhh.» – grugnisce la donna.

«Beh! Non ti muovi?»

«Non ci riesco. Ho la bocca secca vorrei qualche cosa di duci

«Ti sbuccio uno di questi fichi belli maturi.»

«No, la frutta no: mi fa male per il diabete. Invece potresti andare al bar a prendermi una bella granita mandorla e caffè con panna sopra e sotto. E già che ci sei anche du’ belle briosce col tuppo

«Alla faccia del diabete!»

«È l’ultimo pitittu di un condannato a morte? Che fa glielo vuoi negare?»