Racconto di Annamaria Manzo

(Seconda pubblicazione – 26 giugno 2020)

 

La mia figlia vive fuori e non nel senso che vive fuori di testa (chi è che non è qualche volta fuori dagli schemi) ma vive all’estero.

In questi giorni è a casa.

Mia figlia è per me il mondo che verrà e spero sempre che le assomigli.

Spero sempre che i tempi che verranno abbiano qualcosa di lei, buona parte di quello che sono i suoi pensieri, le sue convinzioni e le sue ingenuità con pensieri e azioni limpide, dove l’altro si possa specchiare e riconoscersi. Forse le persone diventano più pure quanto più vivono. Credo che solo la vita veramente vissuta può purificarci da tutte le sovrastrutture che ci mettono in testa… sempre più pensieri ingabbiati secondo l’ottica che è dominante o di moda.

Eravamo in bagno a struccarci, a pulire il viso, quando lei mi fa: “Mamma sei elegante anche quando stendi la crema sul viso”. L’ho guardata e ho sorriso come ad uno scherzo, ma lei mi guardava con uno sguardo dolce, limpido. Sono rimasta un po’ così.

Poi ho ripensato alle sue parole e ho realizzato: ”cazzo quanto mi ama questa qua!”.

Chi ti ama non ti guarda e se ti guarda non ti vede, non vede semplicemente i tuoi gesti, chi ti ama legge nella tua vita un romanzo d’amore. In quello che sei e in quello che non sei. Ama quello che sei e quello che non sei e soprattutto ti rende bella.

“Mamma ti amo!“ mi dice mia figlia e io penso “è una figlia qualsiasi che dice, ad una mamma qualsiasi,  ti amo”.

No. Non sono due persone qualsiasi!  Sono molto di più di due persone qualsiasi.

Sono molto di più. Sono una figlia speciale che rende speciale la sua mamma e viceversa.

Un rapporto nato, voluto, costruito su gesti affettuosi, su parole sentite, su abbracci soffocanti, su scontri, complicità; su “ad ognuno il suo ruolo”.

No, non sono due persone qualsiasi, non è un rapporto qualsiasi, sono una forza, un qualcosa di antico che spinge, sostiene, fa crescere il nuovo. Che sosterrà, accompagnerà, rendendo immortale l’antico.

Sono due energie uguali che creano un amore perfetto.

Non ringrazierò mai abbastanza quello spermatozoo, caparbio, veloce, ostinato che ha incontrato il mio ovulo e che ha dato vita a te che sei il “mio tutto”.

La figlia a cui non pensavo, la figlia che mi ha scelto come mamma, la figlia di cui non potrei fare a meno, se non per renderla felice.

Il suo sguardo, il suo amore mi aiutano sempre. Qualcuno dice “l’amore rende liberi”, io dico “l’amore rende migliori”. Quando ami, quando ti amano cerchi di essere come pensi che ti vedano, che spesso è meglio di come ti vedi tu.

Ama e lasciati amare, senza remore, senza schemi.

L’amore mette le ali a chi ama e a chi è amato.