Racconto di Francesco Felicetti
(Prima pubblicazione – 15 aprile 2019)
Un foglio bianco, pieno de linee e de colori.
L’ha disegnato con passione e impegno.
Ha usato tutti i colori a disposizione, rosso pe l’amore, verde pe la rabbia, giallo l’allegria e nero la tristezza.
S’é chinato su de lui giorno dopo giorno e quanno poi a un certo punto ha arzato la capoccia, s’è accorto de avè fatto un sacco de scarabocchi e de cancellature, che er disegno originale che c’aveva in testa non se distingue più.
È passato tanto tempo ed è talmente incasinato che ha perso er filo der discorso.
Se domanda dove ha perso quella vena e se la musa che lo ispirava ha trovato casa artrove.
Dopo i primi momenti che se sente ‘npo disorientato, senza perdese d’animo, se mette li, lo guarda e aspetta de capì da che parte rinizià a disegnà. Aspetta ‘n segnale, ‘n soriso, na parola bona che je faccia capì se tutto sto lavoro se po’ recuperà o quanto meno s’è proprio da buttà.
Er finale de sta storiella ancora non è stato colorato, ve lo racconterò quando er disegno sarà terminato!
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